Videomessaggio del Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina nella 200 ª settimana di guerra su vasta scala, 14 dicembre 2025
Sia lodato Gesù Cristo!
Cari fratelli e sorelle in Cristo!
Questa domenica segna la 200ª settimana della grande guerra in Ucraina: 200 settimane di bombardamenti quotidiniani, di uccisioni di massa della popolazione civile (innocenti anziani, donne e bambini), di rapimento dei bambini ucraini da parte del governo russo. Allo stesso tempo sono anche 200 settimane di incrollabile resilienza del popolo ucraino, di lotta per la propria libertà e la propria indipendenza.
L’evento mondiale che ha caratterizzato questa settimana, specialmente per i cristiani, è stato l’incontro di Sua Santità Papa Leone XIV con il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Tutta l’Ucraina ha seguito con attenzione questo incontro. Oggi vogliamo ringraziare profondamente il Papa per il suo sostegno costante all’Ucraina e per la sua insistenza sulla necessità di giungere quanto prima a una pace giusta.
Siamo particolarmente grati al Santo Padre perché egli sottolinea che: questa guerra è una guerra in Europa. Di conseguenza, proprio l’Europa e i suoi Stati devono non solo contribuire all’elaborazione di un piano di pace e alla ricerca di vie verso una pace giusta e duratura, ma anche assumersi la responsabilità del futuro di questo continente.
Ringraziamo anche il Papa per aver ricordato al mondo l’esistenza della Costituzione dell’Ucraina e della necessità di rispettare l’integrità e la sovranità territoriale del nostro Paese come principi fondamentali su cui può e deve essere eretta una pace giusta. Siamo riconoscenti alla Santa Sede e per tutti gli sforzi volti alla liberazione dei prigionieri militari e civili ucraini, nonché il rimpatrio dei bambini ucraini deportati.
Oggi vogliamo, ancora una volta, a gran voce, dire al mondo intero: grazie al sostegno della comunità internazionale, di tutte le persone di buona volontà che rispettano la dignità della vita umana e il diritto internazionale: l’Ucraina resiste, l’Ucraina combatte, l’Ucraina prega!
Questa settimana, in Australia, a Melbourne e nella capitale Canberra, si sono svolte le sessioni del Sinodo Permanente dei Vescovi della nostra Chiesa. Abbiamo avuto l’opportunità di incontrare i rappresentanti del governo australiano, i nostri fratelli e sorelle della Chiesa Cattolica di questo Paese, e di incontrare le comunità ucraine, come pure le parrocchie e le istituzioni. E ovunque andassimo, abbiamo sentito il sincero sostegno all’Ucraina.
È stato particolarmente confortante, passeggiando per Melbourne alla sera, incontrare persone che ci chiedevano: «Da dove venite?». E noi, con orgoglio, rispondevamo: «Veniamo dall’Ucraina». E i giovani australiani ci rispondevano: «Slava Ucraini!» (Gloria all’Ucraina!). Anche se questo Paese è lontano dall’Europa, è molto vicino, con il cuore, al dolore e alle sofferenze del nostro popolo.
Siamo sinceramente grati a tutte le persone di buona volontà che, quotidianamente, nelle chiese dell’Australia, in lingue diverse, pregano per l’Ucraina, chiedendo a Dio di giungere il più presto possibile alla pace giusta per la nostra Patria.
É stata una gioia sentire che l’Australia, e in particolare la Chiesa Cattolica, è pronta a sostenere i progetti umanitari della nostra Chiesa. Abbiamo sentito tante parole di apprezzamento circa la fondazione patriarcale «Mudra Sprava», come efficace strumento di ministero ai bisognosi in Ucraina. Abbiamo costantemente sottolineato come, secondo i dati dell’ONU, vi siano 12,5 milioni di ucraini che necessitano di sostegno umanitario immediato. Allo stesso tempo, le risorse delle istituzioni umanitarie dell’ONU consentono di raggiungere solamente la metà di queste persone. Pertanto il restante delle necessità ricade sulle spalle dei fedeli di tutto il mondo, in particolare dei cattolici.
Sentiamo che la Chiesa Universale è pronta a sostenere i nostri sforzi nel ministero ai bisognosi. E il popolo ucraino che è grato per ogni sostegno, ricorda e prega per tutti coloro che esprimono solidarietà e ci tendono la mano in aiuto.
Per questo, oggi, da qui, dalla soleggiata Australia, preghiamo: Signore, benedici l’Ucraina! Benedici le nostre ragazze e i nostri ragazzi al fronte. Benedici il Santo Padre Leone XIV, che abbraccia con premura i bambini sofferenti dell’Ucraina. Aiuta la comunità internazionale a trovare le vie necessarie per fermare l’aggressore, sostenere i bisognosi, guarire le ferite delle vittime, ritrovare i dispersi e guarire coloro che questa guerra ha colpito più duramente con la sua mano omicida.
Signore, benedici la nostra Ucraina con la Tua giusta pace celeste!
La benedizione di Dio venga su di voi, per mezzo della Sua grazia e misericordia, in ogni tempo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
Sia lodato Gesù Cristo!







