«Verità e giustizia — due ali della pace: la Chiesa greco-cattolica ucraina si è unita alla preghiera universale dei vescovi europei

12 aprile 2025, 22:04 2

12 aprile 2025, nel Sabato di Lazzaro, la Chiesa greco-cattolica ucraina ha partecipato alla Catena Eucaristica per la pace, promossa dal Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE). In questo giorno, nelle chiese in tutta l’Ucraina, i vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina hanno presieduto la Divina Liturgia, invocando una pace giusta e duratura in Ucraina e in Medio Oriente, come pure la salute di Papa Francesco

«Verità e giustizia — due ali della pace: la Chiesa greco-cattolica ucraina si è unita alla preghiera universale dei vescovi europei

La Liturgia presso la Cattedrale Patriarcale della Resurrezione di Cristo a Kyiv è stata presieduta da S. E. Andriy Khimyak, Segretario del Sinodo dei Vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina e vescovo-ausiliare dell’arcieparchia di Kyiv.

La Catena Eucaristica si inserisce nell’ambito dell’iniziativa quaresimale del CCEE, secondo cui le conferenze episcopali europee a turno organizzano Liturgie per invocare insieme al Signore «una pace giusta e duratura, per l’Ucraina e la Terra Santa».

Il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav, ha espresso profonda gratitudine ai popoli europei per la solidarietà mostrata all’Ucraina, per il sostegno fornito ai rifugiati ucraini e per l’aiuto umanitario. Un ringraziamento speciale è stato indirizzato ai cattolici europei — per la preghiera universale per la pace, nonché il costante sostegno all’Ucraina e a tutti coloro che hanno sofferto a causa dell’aggressione russa.

Sua Beatitudine Sviatoslav ha sottolineato che non è possibile raggiungere la pace senza la verità e la giustizia. A suo avviso, proprio questi due principi sono il fondamento di qualsiasi processo di pace.

Egli ha osservato che, nel caso della guerra della Russia contro l’Ucraina, la verità consiste nel riconoscimento del fatto che: l’Ucraina è vittima di guerra, mentre la Russia — aggressore. «Non si può mettere sullo stesso piano l’aggressore e la vittima», — ha ammonito il Primate.

La giustizia, secondo Sua Beatitudine, significa fermare chi commette il male, e proteggere chi soffre. Senza questo, a Suo avviso, qualsiasi tentativo di raggiungere la pace rimane una dichiarazione vuota.

In un secondo momento, Sua Beatitudine Sviatoslav ha invitato i fedeli a continuare a pregare per Papa Francesco: «Preghiamo per il Santissimo Padre, affinché il Signore conceda a Lui forza e guarigione. Egli è sempre accanto a noi nella sofferenza, soprattutto in questa guerra sacrilega, perciò oggi gli siamo vicini nella preghiera».

Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina (Roma)



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