«Nell’unità la forza del popolo»: Lettera pastorale del Sinodo dei Vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina in Ucraina in occasione del periodo dell’Avvento
Il 28–29 novembre 2025, nel Santuario mariano «Zarvanytsia», sotto guida del Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav, si è tenuta la 101 ª sessione del Sinodo dei Vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina in Ucraina. Il Sinodo ha approvato il testo della lettera pastorale per il periodo dell’Avvento. Si pubblica il testo del documento.

«Nell’unità la forza del popolo»
Lettera pastorale del Sinodo dei Vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina in Ucraina in occasione del periodo dell’Avvento
Cari fratelli e sorelle in Gesù Cristo!
Nel tempo benedetto dell’Avvento, i nostri cuori si riempiono di attesa non solo del calore festivo, ma anche del rinnovamento spirituale. Perché il Natale non è solo un ricordo della nascita del Salvatore. È un invito ad accoglierlo nella nostra vita. È un’opportunità per rinnovare la fede, rafforzare la speranza e accendere l’amore capace di cambiare il mondo.
Viviamo in un tempo di grande prova. Davanti ai nostri occhi si sgretola l’ordine globale, vengono distrutte le basi dell’esistenza umana costruite sul diritto e sulla giustizia. Il diritto della forza, come nei secoli bui del passato, di nuovoespelle la forza del diritto.
L’Ucraina si trova nel vortice di guerra. È una guerra esistenziale, perché riguarda la scelta ucraina: essere liberi, vivere nella verità, costruire la vita su valori che rispondono alla volontà di Dio. È uno scontro di civiltà, perché il mondo si è diviso tra chi aspira alla libertà e chi sceglie le tenebre e la violenza.
Al dodicesimo anno di guerra e al quarto anno della sua conformazione totale, proviamo stanchezza, ma non sconfitta. Questo tempo di «crepuscolo mattutino» ci pone una sfida difficile: siamo capaci di mobilitare tutte le risorse per la vittoria in questa lotta? L’esperienza mostra: sì!
Tuttavia, dobbiamo riflettere più profondamente sulla missione che ci ha assegnato la Divina Provvidenza, sulle parole di Gesù Cristo: «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici» (Gv 15, 13). Non si tratta di un atto isolato, ma di una disponibilità duratura a formare e difendere una comunità di amici, sia tra connazionali che tra altri popoli.
La vera forza del popolo nasce dalla disciplina interiore. La limitazione e l’autocontrollo sono virtù spirituali che formano una società responsabile. Digiuno, preghiera, misericordia verso i bisognosi, rinuncia agli eccessi e alla tentazione dell’egoismo sono scuola di libertà. Chi ha padronanza di sé e sa compiere un autosacrificio consapevole merita la vittoria. Perché essa inizia con la capacità di superare le proprie passioni, con la prontezza a porre il bene della comunità al di sopra del comfort personale. L’autocontrollo è garanzia che il sacrificio non sarà un impulso casuale, ma una testimonianza consapevole e duratura d’amore.
Nel buio della contemporaneità, ricordiamo: il Signore Gesù Cristo ha già mostrato la via della vittoria. È nato in condizioni di povertà, ha rinunciato alla gloria del mondo per donare la salvezza. La sua nascita è stata rinuncia alla somma grandezza celeste per servire gli uomini; la sua vita un cammino di autosacrificio; la sua morte in croce, il supremo atto d’amore che vince il male.
Seguire la via di Cristo è l’unica via sicura alla vittoria. La vera vittoria per l’Ucraina non verrà da interventi di alleati o sforzi diplomatici. Nascerà quando ciascuno di noi offrirà il proprio sacrificio possibile — tempo, forze, capacità, comodità, e se necessario la vita. Solo attraverso la limitazione personale creeremo una risorsa comune capace di diventare una forza invincibile. Garanzia della nostra vittoria deve essere la purificazione della società dalla corruzione, dall’apatia, dall’inerzia dei modelli sovietici di gestione dello Stato, dell’esercito, dell’economia. Il lavoro degli organi anticorruzione deve essere completato dall’atteggiamento intransigente di ciascuno verso ogni forma di corruzione e appropriazione indebita del bene pubblico.
L’apostolo Paolo scriveva: «… Cercate non il vostro interesse, ma quello degli altri» (Fil 2,4). Chiediamoci: seguiamo questa indicazione? Siamo pronti a rinunciare al guadagno personale per servire l’Ucraina, il prossimo e, attraverso ciò, Dio? Stiamo educando con il nostro esempio i figli e i nipoti al servizio della società, alla difesa della verità e della libertà?
La vittoria dell’Ucraina non è solo un obiettivo politico o militare. Da essa dipende la vittoria spirituale della luce sulle tenebre, della verità sulla menzogna, dell’amore sull’odio. E sarà possibile solo se saremo pronti a unirci ad essa con il nostro sacrificio. Diventerà realtà se preserviamo l’unità del popolo come condizione necessaria per raggiungere l’obiettivo. «Nell’unità la forza del popolo, Signore, donaci l’unità», suona oggi la nostra antica preghiera. Che l’esempio di Gesù Cristo sia per noi il faro guida. Perché solo attraverso il proprio sacrificio nasce la vera vittoria. In tempo di grande prova, il Signore ci chiama a essere pronti ad agire per difendere la libertà e la dignità del popolo. Che ogni giorno di digiuno sia un passo verso la purificazione interiore, verso una comprensione più profonda della volontà di Dio. Che la preghiera sia il nostro scudo, e le buone opere la spada con cui difendiamo la verità. Perché la lotta per l’Ucraina è la lotta per il futuro del popolo, per la sua vocazione a essere esempio per il mondo nella resistenza alle tenebre.
Che l’incontro con il neonato Salvatore del mondo ci doni la consapevolezza che noi siamo un popolo capace di compiere la sua grande missione. Che la luce della stella di Betlemme illumini il nostro cammino verso la vittoria — esterna e interna — , verso la vittoria, la cui inevitabilità annuncia al mondo Cristo incarnato, fonte di forza che rinnova noi e tutta la terra.
E che il misericordioso Signore ci benedica in questo servizio alla vittoria!
A nome del Sinodo dei Vescovi
della Chiesa greco-cattolica ucraina in Ucraina
† SVIATOSLAV
Dato a Kyiv,
presso la Cattedrale Patriarcale della Resurrezione di Cristo,
nel giorno del Santo apostolo Andrea, Primo Chiamato,
30 novembre 2025 A. D.

