A Monaco di Baviera si è celebrato il centesimo anniversario dell’Associazione Mondiale della Gioventù Ucraina

8 agosto 2025, 10:53 3

Il 3 agosto, presso la cattedrale della Beata Vergine Maria e di Sant’Andrea apostolo a Monaco di Baviera, è stata celebrata una solenne Divina Liturgia in occasione del centenario della fondazione dell’Associazione Mondiale della Gioventù Ucraina (Ukrainian Youth Association — CYM).

A Monaco di Baviera si è celebrato il centesimo anniversario dell’Associazione Mondiale della Gioventù Ucraina

Lo riferisce l’ufficio stampa dell’Esarcato Apostolico per gli ucraini di rito bizantino in Germania e nei Paesi scandinavi.

La preghiera è stata presieduta da esarca apostolico per gli ucraini di rito bizantino in Germania e nei Paesi scandinavi, S. E. Bohdan Dzyurakh, e cocelebrata da S. E. Maksym Ryabukha, esarca di Donetsk.

La Liturgia ha riunito rappresentanti dell’Associazione provenienti da tutto il mondo, insieme al clero, ai membri della comunità e a numerosi giovani.

Durante l’omelia, rivolgendosi alla gioventù ucraina arrivata da diversi angoli del mondo, S. E. Maksym Ryabukha ha sottolineato il profondo significato spirituale del giubileo dell’Associazione mondiale della gioventù ucraina.


«Il motto dell’Associazione è molto semplice, composto da due parole, ma queste due parole racchiudono il senso, la grandezza e la bellezza della nostra vita: Dio e l’Ucraina», ha affermato il vescovo dall’Ucraina rivolgendosi ai presenti.

Tracciando un parallelo tra le sfide storiche del secolo scorso e la situazione attuale dell’Ucraina, . E. Maksym Ryabukha ha invitato i giovani ucraini a cercare un senso più profondo nella vita, ad aprirsi all’accompagnamento spirituale e a non temere di assumersi responsabilità. «Un mondo senza Dio può generare solo guerra, odio, disperazione e rabbia… Ma quando le persone si avvicinano a Cristo, ritrovano la forza di guardare avanti e vivere», ha aggiunto il vescovo.

Ha condiviso inoltre alcune delle osservazioni dalla sua visita pastorale in Australia, sottolineando come gli emigrati ucraini, dopo la Seconda guerra mondiale, in primo luogo abbiano costruito le chiese e le scuole, e solo successivamente la propria abitazione. «Ogni ucraino in Australia sa che nella sua città c’è la chiesa di Dio e una scuola ucraina. Questo è stato il loro modo di preservare la fede, la lingua e la cultura».

Un momento particolare significativo è stato l’invito del vescovo ai giovani riguardo il loro ruolo nella formazione non solo del futuro, ma anche del presente dell’Ucraina e del mondo.


«Tutti dicono che voi siete il nostro futuro, ma non è vero. Voi siete il nostro presente. Oggi studiate e create. Non abbiate paura di essere e fare ciò che è in vostro potere», ha citato papa Benedetto XIV.

Concludendo l’omelia, S. E. Maksym ha sottolineato come ciascuno, anche attraverso il più semplice gesto d’amore, sacrificio o fede, possa, nelle mani di Dio, diventare fonte di un autentico miracolo. «Tutto ciò che puoi fare è sufficiente affinché Dio, attraverso te, compia un grande miracolo. Non abbiate paura di essere luce».

Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina (Roma)