Videomessaggio del Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina nella 192 ª settimana di guerra su vasta scala, 19 ottobre 2025

19 ottobre 2025, 20:40 19


Sia lodato Gesù Cristo!

Cari fratelli e sorelle in Cristo!

Questa domenica si conclude già la 192ª settimana dall’inizio dell’invasione su vasta scala dell’esercito russo sulla pacifica terra ucraina. Ricordiamo tuttavia che la guerra è iniziata già nel 2014. Per oltre 11 anni la nostra terra ogni giorno viene irrigata dal sangue innocente dei nostri difensori e anche dei civili dell’Ucraina.

Questa settimana non si sono placati gli intensi combattimenti sulle linee del fronte della nostra Patria. I luoghi interessati dalle ostilità sono stati le regioni di Donetsk e Zaporizhzhia. I nostri difensori compiono gesta soprannaturali non solo per fermare le forze nemiche, che sono superiori per numero di uomini e armamenti, ma anche per respingerle, contrattaccando e liberando le nostre città e i nostri paesi.

Oggi, nuovamente vogliamo ringraziare il Signore Dio e le Forze Armate dell’Ucraina per il fatto di essere vivi e di poter servire Dio e il popolo ucraino.

Questa settimana entrerà nella storia in particolare come la settimana di attacchi massicci delle forze russe contro l’infrastruttura energetica dell’Ucraina. In quasi tutte le regioni dell’Ucraina sono state introdotte interruzioni d’emergenza dell’elettricità. Vogliamo ringraziare i nostri tecnici elettrici che lavorano senza sosta, giorno e notte, per garantire luce e riscaldamento nelle nostre città e i nostri paesi. Immaginate come in una grande città in piena stagione invernale, senza luce, riscaldamento e acqua, i palazzi multipiani si trasformino in una fredda trappola mortale, dove, specialmente in questo periodo dell’anno, è praticamente impossibile vivere.

I centri di resilienza continuano ad operare. Nelle nostre parrocchie e nei nostri monasteri stiamo facendo quanto in nostro potere per scaldare gli ucraini e fornire ogni aiuto necessario in queste circostanze straordinarie.

Siamo grati a Papa Leone XIV per aver elevato la voce in difesa della popolazione dell’Ucraina, per aver nuovamente dichiarato che tali crimini sono una violazione del diritto internazionale. Sua Santità ha esortato a porre fine immediatamente al terrorismo contro la popolazione civile ucraina.

Ricordiamo ad esempio, la notte del 17 ottobre, dove con un attacco massiccio è stata quasi distrutta l’infrastruttura del nostro Kryvyj Rih, una città grandissima. Ma vogliamo che tutto il mondo senta che: nessun attacco, nessun bombardamento, nessun crimine perpetrato dall’esercito russo potranno mai spezzare la forza e la volontà dell’Ucraina: la volontà di vivere e la forza di lottare per la nostra libertà.

Vogliamo ancora una volta dichiarare a tutto il mondo: l’Ucraina resiste, l’Ucraina combatte, l’Ucraina prega!

In queste giornate si tiene una missione speciale — la visita in Norvegia del Consiglio Panucraino delle Chiese e delle organizzazioni religiose. I leader religiosi dell’Ucraina di varie confessioni e anche di differenti religioni, stanno compiendo una missione per difendere il nostro popolo e il nostro Stato.

Questa missione ha costituito un’opportunità questa domenica di far visita alla nostra comunità ad Oslo, la capitale della Norvegia. Insieme a S. E. Bohdan Dzyurakh, Esarca apostolico in Germania e Scandinavia, abbiamo incontrato i nostri connazionali, la nostra ambasciata per fare quanto necessario affinché i nostri fedeli, la nostra gente, che vive oggi nel paese scandinavo, percepiscano che la loro Chiesa-madre si cura di loro, li abbraccia con la propria cura pastorale.

Nei prossimi giorni avremo un incontro con il Re della Norvegia, a cui vogliamo parlare con la Parola di Dio. Incontreremo la Società Biblica Norvegese, con i vertici delle varie confessioni per raccontare la verità sull’Ucraina e rafforzare il sostegno dei cristiani d’Europa in tutte le azioni salvavita in Ucraina oggi.

Questa settimana probabilmente sarà ricordata anche per un altro evento internazionale importante. Vogliamo esprimere la nostra gratitudine alla Conferenza Episcopale Polacca che, nel verbale e nella dichiarazione dell’ Assemblea Plenaria hanno preso la difesa dei migranti ucraini presenti in Polonia. Hanno sottolineato la necessità di garantire i diritti del nostro popolo, dell’inammissibilità della xenofobia, nonché della manipolazione della tragedia dei rifugiati di guerra con obiettivi politici. Al contrario, i vescovi cattolici polacchi hanno esortato alla solidarietà con l’Ucraina, invitando a fare tutto il necessario per fermare oggi l’aggressore russo e difendere l’Europa dall’orrore della guerra.

Ringraziamo i nostri fratelli vescovi della Polonia e speriamo che la loro voce sarà ascoltata in altri paesi d’Europa e del mondo affinché la dignità non solo del migrante ucraino, ma anche quella di tutte le persone, il cui difficile destino le costringe ad abbandonare la propria terra, venga onorata. La nostra gente ha il diritto di trovare un degno luogo in quei paesi dove vivono attualmente.

La nostra Chiesa difende un principio particolare della pastorale dei nostri emigrati, che afferma: «l’integrazione — sì, l’assimilazione — no». Siamo pronti a dare l’aiuto pastorale e anche quello giuridico, affinché gli ucraini possano sentirsi tutelati in quei paesi dove vivono attualmente. Ringraziamo tutti i cristiani, tutte le persone di buona volontà che non solo accolgono il nostro popolo, nel proprio paese e nelle proprie case, ma aprono loro anche i propri cuori.

Questa settimana è stata una settimana dedicata alla preghiera del Rosario per la pace nel mondo, e anche per la fine della guerra in Ucraina. Il 14 ottobre sono passati 5 anni dall’inizio dell’iniziativa «Il Rosario unisce» — preghiera quotidiana delle ore 20:00 secondo l’orario di Kyiv, che unisce migliaia, decine di migliaia di persone in tutto il mondo. Ringrazio tutti coloro che ogni giorno pregano per l’Ucraina, per il nostro popolo martoriato.

Inoltre, voglio ringraziare i nostri bambini che questa settimana hanno risposto all’iniziativa della scuola di San Giosafat di Toronto e hanno passato la giornata del 13 ottobre in preghiera con il Rosario per la pace in Ucraina. Vi prego, cari bambini, non dimenticatevi di unirvi il tredicesimo giorno di ogni mese, in questa potente preghiera, che è capace di fermare le guerre nel mondo e anche la guerra in Ucraina.

Preghiamo: Dio, benedici! Con la tua benedizione rinnovi le nostre forze. Con la tua benedizione rinforza la nostra speranza.

Dio benedici! Possa la tua benedizione essere un balsamo e una cura dello Spirito Santo per le nostre ferite.

Dio benedici! Donaci la luce in mezzo alle tenebre.

Dio benedici e mandaci la tua giusta pace celeste sulla nostra Chiesa, sul nostro popolo, sulla nostra eroica e martoriata Ucraina!

La benedizione di Dio venga su di voi, per mezzo della Sua grazia e misericordia, in ogni tempo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Sia lodato Gesù Cristo!

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