«Un altro figlio della terra ucraina elevato alla gloria del Signore» — Sua Beatitudine Sviatoslav alla beatificazione di Pietro Paolo Oros
Il 27 settembre 2025, nel villaggio di Bilky, in Transcarpazia, si è celebrata la beatificazione del sacerdote martire Pietro Paolo Oros. Alla cerimonia ha partecipato Sua Beatitudine Sviatoslav, Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, che ha sottolineato come la Chiesa e l’intero popolo ucraino abbiano ora un nuovo intercessore davanti a Dio — un figlio della terra ucraina.

«Oggi, su questo villaggio di Bilky e su tutta la Transcarpazia, il cielo si apre. Non è solo il caldo sole autunnale a riscaldare i nostri volti, ma stiamo vivendo un momento speciale di Dio, pieno della grazia dello Spirito Santo. Oggi, tutta la Chiesa universale innalza ai troni della gloria del Signore un altro figlio della terra ucraina: il beato sacerdote martire Pietro Paolo Oros», ha affermato il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina.
Sua Beatitudine Sviatoslav ha evidenziato come la figura di Pietro Paolo unisca gli ucraini attraverso le generazioni: «Oggi sentiamo che padre Pietro Paolo si rialza e ci parla. La sua parola, oggi più che mai, è fondamentale per noi, soprattutto in tempi così difficili, anche nel contesto religioso. Come ai tempi di Stalin, così anche oggi, ci indica con il suo nome e la sua persona dove si trova la vera Chiesa di Cristo. Dove c’è Pietro, lì c’è la pienezza della Chiesa di Cristo».
«Oggi tutta la Chiesa greco-cattolica ucraina gioisce con voi. Non solo in Ucraina, ma anche nella diaspora», ha sottolineato il Primate.
Sua Beatitudine Sviatoslav ha inoltre sottolineato l’ampia partecipazione dei vescovi della la Chiesa greco-cattolica ucraina provenienti da tutta l’Ucraina e dalla diaspora, tra cui S. E. Venedykt Aleksiychuk, Vescovo dell’Eparchia di San Nicola a Chicago.
«Oggi vogliamo vivere insieme a voi questa esperienza di unità di tutti i greco-cattolici ucraini. Come facevano i nostri beati sacerdoti martiri durante le persecuzioni comuniste sovietiche, così anche oggi. Vediamo che davanti a noi non c’è solo una storia condivisa del passato, ma anche un presente e un futuro comuni», ha evidenziato.
Il Primate ha poi ringraziato il cardinale Grzegorz Ryś, inviato speciale del Papa Leone XIV, per le parole pronunciate in lingua ucraina: «Siamo stati tutti profondamente colpiti dal modo in cui S. Em. il Card. Grzegorz Ryś ci ha parlato in un’elegante lingua ucraina. Eminenza, le siamo immensamente grati. Ha compiuto uno sforzo, ma tutti noi avevamo così bisogno di questa parola di Dio».
Concludendo, Sua Beatitudine Sviatoslav ha osservato che il nuovo beato sacerdote martire della Transcarpazia rappresenta un segno di speranza per tutti gli ucraini in tempo di guerra: «Che questa celebrazione sia per noi una luce di speranza nell’oscurità della guerra… La luce di Pietro Paolo Oros brilla nell’oscurità, e l’oscurità non potrà mai sopraffarla».