Sua Beatitudine Sviatoslav nella 178-esima settimana di guerra: «Nel buio della guerra, le stelle della speranza brillano più luminose»

14 luglio 2025, 14:55 5

Più il nemico cerca di spaventarci, più il mondo ci sostiene. Più la morte fissa negli occhi degli ucraini, più la luce di Dio risplende nella notte. È quanto ha affermato il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav, nel suo videomessaggio settimanale per la 178-esima settimana della guerra provocata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina

 Sua Beatitudine Sviatoslav nella 178-esima settimana di guerra: «Nel buio della guerra, le stelle della speranza brillano più luminose»

Nel suo messaggio settimanale, Sua Beatitudine ha parlato della drammatica situazione in Ucraina, che da 178 settimane resiste all’invasione su vasta scala provocata dalla Russia.

«Sembra che il nemico non combatta tanto contro l’esercito ucraino, quanto contro l’intero nostro popolo. Vuole terrorizzarci con attacchi notturni, costringerci a fuggire dal Paese, vuole provocare una nuova ondata di profughi», ha dichiarato il Primate della Chiesa greco-cattolica ucraina.

Ha ricordato che, stando ai dati di giugno, quest’ultimo è stato registrato come verosimilmente il mese più sanguinoso per la popolazione civile dell’Ucraina dall’inizio dell’invasione su vasta scala: circa 350 morti e migliaia di feriti.

Sua Beatitudine Sviatoslav ha informato che questa settimana Kyiv e Lutsk hanno subito gli attacchi più massicci dall’inizio della guerra. Nella notte del 9 luglio, la Russia ha lanciato un attacco record: oltre 740 droni, missili e altri mezzi di distruzione sono stati lanciati contro città pacifiche in tutta l’Ucraina. Tra i luoghi colpiti anche la Nunziatura Apostolica a Kyiv.

«Il nemico cerca di paralizzare la stessa volontà dell’Ucraina di resistere. Ma più profondamente la morte guarda negli occhi degli ucraini, più intensamente risplende la luce di Dio nell’oscurità della notte», ha sottolineato il Primate della Chiesa.

Sua Beatitudine Sviatoslav ha dedicato particolare attenzione al significato storico del Sinodo dei Vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina, conclusosi a Roma il 10 luglio. «Abbiamo sentito che la forza di Dio pulsa nelle vene della nostra Chiesa, che oggi diventa un soggetto attivo nelle relazioni internazionali».

Durante il Sinodo, i vescovi della Chiesa Chiesa greco-cattolica ucraina hanno tenuto una serie di incontri con alti rappresentanti del governo italiano, tra cui il Sottosegretario di Stato Mantovano, i ministri della Salute, della Cultura, dell’Ambiente e dell’Energia, degli Affari Esteri, nonché con il direttore dell’Ospedale Pediatrico «Bambino Gesù».

«Abbiamo visto che il governo italiano riconosce la Chiesa greco-cattolica ucraina come partner nel processo di ricostruzione dell’Ucraina», ha evidenziato Sua Beatitudine Sviatoslav.

Ha sottolineato che la Chiesa greco-cattolica ucraina non si limita a parlare della ricostruzione delle infrastrutture, ma aspira prima di tutto alla «guarigione della persona, al ripristino della capacità degli ucraini di vivere, agire e costruire il futuro».

Sua Beatitudine Sviatoslav ha anche fatto menzione della simbolica grotta di San Benedetto a Subiaco, vicino Roma, sulla cui parete è inciso: «Benedetto, perché cerchi la luce nell’oscurità della grotta? Poiché solo da una notte oscura brillano le stelle». Questa immagine, ha detto, è oggi particolarmente vicina al cuore degli ucraini: «Nel buio che il nemico cerca di seminare in Ucraina, nel nostro cielo sono apparse molte nuove stelle di speranza».

Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina (Roma)

Scopri di più