Sua Beatitudine Sviatoslav nella 173-esima settimana di guerra: Papa Leone XIV ha chiesto un segno di pace, e la Russia ha risposto con un segno mortale di guerra
La Russia ha compiuto un ulteriore gesto di escalation, un segno di disprezzo verso tutto ciò che chiamiamo e intendiamo con la santa parola «pace». Lo ha dichiarato il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav, nella 173-esima settimana di guerra su vasta scala della Federazione Russa contro l’Ucraina

Il Primate ha osservato come questa settimana segnata dal dolore, dal sangue, dalle lacrime e dalle fiamme, abbia portato nuove vittime, morti e feriti al Popolo ucraino e alla nostra terra. Il nemico ha sferrato attacchi contro pacifici centri abitati; lungo il confine con la Russia, nella regione di Sumy, è stata avviata l’evacuazione forzata degli abitanti delle nostre città e villaggi. Si assiste, così, a una nuova ondata di rifugiati e sfollati interni in Ucraina.
Secondo le parole del Sua Beatitudine Sviatoslav, tutto il mondo ha rivolto l’attenzione al fatto che, in questa settimana, si è tenuta una conversazione telefonica tra il Presidente della Federazione Russa e Papa Leone XIV, durante la quale il Santo Padre ha chiesto che la Russia offrisse un gesto di pace e un’apertura per porre fine a questa guerra insensata. «Ed ecco, — ha affermato il Primate, — nella notte del 6 giugno, la Federazione Russa ha risposto con un gesto, ma è stato un gesto orribile, omicida…».
«È stato un gesto di ulteriore escalation, — un segno di disprezzo verso tutto ciò che chiamiamo e intendiamo con la santa parola ”pace”», — ha affermato Sua Beatitudine Sviatoslav.
Oggi, afferma il leader spirituale, l’Ucraina insieme al mondo intero celebra una grande festività cristiana: la Pentecoste. «La discesa dello Spirito Santo, la terza Persona della Trinità sugli apostoli e sull’intera umanità. È il giorno della nascita della Chiesa di Cristo, quando il Signore Dio rinnova, nelle nostre comunità, nelle anime e nei cuori, la grazia dello Spirito Santo. Per l’Ucraina, lo Spirito Santo è lo Spirito della speranza, che dona e infonde nei nostri cuori l’amore divino, che rinnova in noi il dono della figliolanza divina».
Oggi, l’Ucraina ferita prega: «Discendi, Spirito Santo, rinnovaci, consolaci, sollevaci, guariscici, rinnova nei nostri cuori il dono della speranza cristiana».
Questa settimana, inoltre, si è concluso l’anno accademico nelle scuole e negli istituti d’istruzione superiori ucraini. Sua Beatitudine Sviatoslav ha espresso parole di gratitudine a tutti coloro che hanno insegnato e a chi ha studiato, a chi ha donato e a chi ha ricevuto, a chi ha abbracciato e condiviso.
Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina (Roma)