Sua Beatitudine Sviatoslav nella 171 ª settimana di guerra: Si osserva una preoccupante tendenza verso una drastica riduzione degli aiuti umanitari verso l’Ucraina
Milioni di ucraini si trovano sull’orlo della fame, ma nei notiziari di molti Paesi del mondo non se ne parla. Lo ha dichiarato Sua Beatitudine Sviatoslav, Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, nel suo messaggio per la 171 ª settimana dell’invasione russa su larga scala
Il Primate ha sottolineato che quasi ogni notte le città e i villaggi pacifici ucraini subiscono attacchi aerei. Questa settimana, i droni russi hanno raggiunto perfino l’Occidente dell’Ucraina — nella regione della Ciscarpazia, a Ivano-Frankivsk, in Bucovina, nella regione di Chernivtsi.
«Nonostante queste giornate dure, il Popolo ucraino continua a vivere nella speranza della pace, quella pace che costruiscono al costo della propria vita, per la quale pregano, affrontano il pellegrinaggio verso i luoghi santi dell’Ucraina. É di questa pace che continua instancabilmente a parlare Papa Leone XIV…».
Facendo il bilancio della settimana, Sua Beatitudine Sviatoslav ha raccontato che presso il Santuario Madre di Dio di Zarvanytsya si è svolta la 100-esima sessione giubilare del Sinodo dei Vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina in Ucraina, con partecipazione dei 27 vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina che operano sul territorio dell’Ucraina. Insieme a noi era presente anche S. E. Teodor, eparca dell’eparchia di Mukachevo, dalla Transcarpazia.
Il tema centrale di questo Sinodo riguardava il servizio sociale della Chiesa greco-cattolica ucraina in tempo di guerra. Per i vescovi greco-cattolici in Ucraina era importante comprendere l’attuale situazione umanitaria e cosa devono fare per salvare vite umane.
«Si osserva una preoccupante tendenza verso una drastica riduzione degli aiuti umanitari verso l’Ucraina… 12,7 milioni di persone necessitano di aiuti immediati, ma solo a un quarto è possibile fornire tale aiuto. 5 milioni soffrono la fame e necessitano di accesso al cibo, ma le organizzazioni internazionali possono sostenere al massimo 2 milioni persone… dobbiamo unire i nostri sforzi affinché questa enorme crisi non si trasformi in una catastrofe umanitaria», ha sottolineato Sua Beatitudine Sviatoslav.
«Possiamo rimediare a questa crisi solo unendo le forze e senza abbandonarci alla tentazione della stanchezza o scoraggiamento», ha aggiunto il Primate.
Il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina ha inoltre ringraziato Papa Leone XIV, che dai primissimi giorni del suo pontificato, segue gli avvenimenti in Ucraina con grande attenzione e sensibilità, facendo tutto ciò che è in suo potere per fermare la mano assassina dell’aggressore e ogni cosa che essa provoca.
Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina (Roma)
