Sua Beatitudine Sviatoslav ha consacrato la prima basilica cristiana sotterranea in Ucraina: «Qui Dio apre lo spazio per la guarigione delle ferite della guerra»

23 agosto 2025, 11:37 3

Venerdì 22 agosto, Sua Beatitudine Sviatoslav, Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, ha consacrato la chiesa principale del Santuario del beato ieromartire Symeon Lukach nel villaggio di Starunya in Ciscarpazia. Si tratta della prima basilica cristiana sotterranea in Ucraina.

Sua Beatitudine Sviatoslav ha consacrato la prima basilica cristiana sotterranea in Ucraina: «Qui Dio apre lo spazio per la guarigione delle ferite della guerra»

Durante la Divina Liturgia con il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina hanno concelebrato il Nunzio Apostolico in Ucraina, l’arcivescovo Visvaldas Kulbokas, i vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina provenienti dall’Ucraina e dall’estero, e numerosi membri del clero.

Nell’omelia, il Primate della Chiesa greco-cattolica ucraina ha sottolineato che la nuova chiesa è un’icona della Chiesa greco-cattolica ucraina risorta, che è uscita dalle catacombe e dalle persecuzioni, portando speranza al popolo ucraino.

Sua Beatitudine Sviatoslav ha ricordato che proprio a Starunya è nato, ha servito e ha concluso la sua vita terrena il beato ieromartire Symeon Lukach, vescovo della Chiesa greco-cattolica ucraina clandestina, che ha sopportato anni di lavori forzati e persecuzioni. «Non è morto, ma si è addormentato nella speranza della Risurrezione. Questa basilica pertanto rappresenta lo spazio in cui la nostra Chiesa-madre, Chiesa-martire, e allo stesso tempo Chiesa portatrice della Risurrezione di Cristo, vuole trasmettere speranza alle generazioni future», ha affermato il Capo della Chiesa greco-cattolica ucraina.

Sua Beatitudine Sviatoslav ha anche richiamato l’attenzione alla particolarità di questo luogo sacro: «Sotto l’altare pulsa la vena dell’acqua viva, che i costruttori hanno definito ”lacrime di Symeon”. E da qui, questo corso d’acqua sotterraneo sgorga in questa piazza che oggi accoglie numerosi pellegrini».

Secondo il Primate della Chiesa greco-cattolica ucraina, proprio qui «Dio apre lo spazio per la guarigione delle ferite della guerra», per questo tutti coloro che necessitano di sostegno spirituale, soldati, e le famiglie dei caduti e dei prigionieri giungono a Starunya.

Secondo il Primate della Chiesa greco-cattolica ucraina, proprio qui «Dio apre lo spazio per la guarigione delle ferite della guerra», per questo tutti coloro che necessitano di sostegno spirituale, soldati, e le famiglie dei caduti e dei prigionieri giungono a Starunya.

Sua Beatitudine Sviatoslav ha definito la consacrazione della chiesa un simbolo dell’invincibilità dell’Ucraina: «Se durante la guerra siamo capaci, con le nostre forze, con le risorse interne, senza aiuti esterni, di erigere un tale santuario per la gloria della Risurrezione, allora su un tale popolo e su tali persone, nessun criminale russo, nessuna porta dell’inferno hanno e avranno mai alcun potere».

Dopo la Liturgia, si è rivolto ai fedeli anche il Nunzio Apostolico in Ucraina, l’arcivescovo Visvaldas Kulbokas: «Auguro che questo santuario diventa una fonte di speranza per tutti coloro che giungono qui, affinché con piccoli passi camminiamo verso Dio, che è la Luce della nostra speranza».


Infine, Sua Beatitudine Sviatoslav ha espresso gratitudine ai numerosi pellegrini e al clero: ai vescovi, ai sacerdoti che svolgono il proprio ministero a Starunya, e a coloro che sono giunti in pellegrinaggio in occasione della consacrazione della chiesa.

Legenda

Il Santuario del beato ieromartire Symeon Lukach (villaggio di Starunya, regione di Ivano-Frankivsk) è un centro spirituale della Chiesa greco-cattolica ucraina, dedicato al beato ieromartire Symeon Lukach (1893–1964), che ha sofferto per la fede durante le persecuzioni sovietiche. Il centro è stato costruito nel luogo di origine del vescovo ed è un sito dove si celebrano indulgenze, pellegrinaggi e liturgie. Qui sono custodite le reliquie del beato e si svolgono regolarmente eventi per i pellegrini provenienti dall’Ucraina e dall’estero.

Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina (Roma)

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