Sua Beatitudine Sviatoslav a Vienna: «Non distogliete lo sguardo dalle ferite dell’Ucraina»

8 settembre 2025, 12:00 4

Il 7 settembre 2025, a Vienna, si è celebrato il 250 ° anniversario del Collegio Barbareum. La Divina Liturgia, tenutasi nella chiesa di Santa Barbara, è stata presieduta dal Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav, e concelebrata dai vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina e delle Chiese cattoliche orientali d’Europa. Alla celebrazione hanno partecipato ucraini provenienti da varie città dell’Austria e del Liechtenstein.

Sua Beatitudine Sviatoslav a Vienna: «Non distogliete lo sguardo dalle ferite dell’Ucraina»

Durante l’omelia, il Primate della Chiesa greco-cattolica ucraina ha collegato il significato storico di Barbareum alle attuali sfide che l’Ucraina sta affrontando. Ha ricordato che già 250 anni fa questo collegio era un luogo di integrazione europea per il popolo e la Chiesa ucraina.

«Quando la nostra Chiesa era perseguitata nell’Impero Russo, a Vienna gli ucraini ricevevano l’istruzione e si inserivano nella cultura europea», ha osservato il Primate.

Sua Beatitudine Sviatoslav ha anche richiamato l’attenzione sui recenti avvenimenti in Ucraina. Ha riportato il recente attacco aereo record lanciato dalla Russia, in cui ancora una volta è stato colpito Kyiv. Tra le vittime, un neonato.

«L’Ucraina oggi è crocifissa insieme a Gesù. Le sue sofferenze diventano una prova per tutta l’Europa. Non distogliete lo sguardo dal dolore del popolo ucraino», ha sottolineato il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina.

Commentando il passo evangelico di questa domenica (Gv 3, 13–17), Sua Beatitudine Sviatoslav ha evidenziato che il sacrificio sulla croce di Gesù Cristo ci annuncia il Vangelo dell’amore. Cristo si è paragonato al serpente di bronzo del Libro dei Numeri (21, 8–9): il segno innalzato dava la salvezza a chi era stato morso dal serpente. Allo stesso modo, Cristo sarà innalzato sulla croce per prendere su di sé i peccati e manifestare la forza dell’amore di Dio.

«Guardare al Crocifisso e accogliere nel cuore la forza dell’amore di Dio; questo è l’invito rivolto a ciascuno di noi», ha sottolineato Sua Beatitudine Sviatoslav.

Il Primate ha evidenziato che oggi l’Ucraina è crocifissa insieme a Cristo: «Sanguiniamo e ci chiediamo: Dio, perché? Perché proprio noi ucraini dobbiamo oggi essere crocifissi davanti agli occhi del mondo intero? Questa domanda è al centro dell’attenzione di tutti gli ucraini e delle persone di buona volontà, credenti e non credenti».

Il Capo della Chiesa ha ricordato le parole di Maksym Kulyk che ha perso la propria moglie e i tre figli a Kryvyj Ryh: «Il Signore, attraverso le sofferenze, innalza l’Ucraina e pone le nostre ferite davanti agli occhi del mondo. Dice a tutti coloro che vogliono schierarsi dalla parte giusta della storia: non distogliete lo sguardo dalla sofferenza, dal sangue e dal dolore dell’Ucraina».

«Chiunque oggi ci è vicino nella compassione non distoglie gli occhi e il cuore; su di lui scende la forza dell’amore di Dio. In modo misterioso, diventiamo partecipi del mistero di Cristo e della salvezza dell’umanità. Il Signore, attraverso la sofferenza, innalza e glorifica l’Ucraina», ha aggiunto Sua Beatitudine Sviatoslav.

Dopo la Liturgia il Primate ha ringraziato la comunità ucraina in Austria: «Grazie per non distogliere gli occhi dal dolore della patria. Non siete rimasti a guardare in disparte, ma partecipate attivamente alla lotta del popolo ucraino. State facendo ciò che un tempo faceva Barbareum: siete i messaggeri dell’Ucraina in Europa, la voce della verità nelle vostre città e nei vostri luoghi di lavoro».

Legenda

Barbareum è un collegio fondato a Vienna dall’imperatrice Maria Teresa nel 1774 presso la chiesa di Santa Barbara, come primo seminario spirituale greco-cattolico per i sacerdoti ucraini dell’Impero austriaco. Nei suoi 10 anni di esistenza, vi studiarono 46 studenti provenienti dalla Galizia e dalla Transcarpazia. Nel 1784, dopo le riforme di Giuseppe II, il Barbareum fu chiuso e le sue funzioni passarono in parte al neocostituito Seminario di Leopoli. La chiesa di Santa Barbara divenne una parrocchia.

Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina (Roma),
Foto — Yaromyr Barskyi

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