
Sinodo dei Vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina: cosa c’è da sapere
La Chiesa greco-cattolica ucraina (CGCU) — è una Chiesa cattolica orientale in piena comunione con la Sede Apostolica. In base al numero dei suoi fedeli (oltre cinque milioni e mezzo), è la più grande tra le 23 Chiese Orientali in seno alla comunità cattolica e la seconda per dimensioni dopo la Chiesa latina. Il suo centro è a Kyiv, tuttavia i fedeli della CGCU sono presenti in oltre 20 Paesi del mondo, tra cui Italia, Polonia, Stati Uniti, Canada, Brasile, Argentina, Australia e altri.
Una delle principali forme di governo della Chiesa è il Sinodo dei Vescovi della CGCU — il più alto organo di guida ecclesiale all’interno della sua struttura patriarcale. In base al diritto canonico delle Chiese cattoliche orientali, ne fanno parte tutti i vescovi della CGCU provenienti da tutto il mondo sia dall’Ucraina sia dalla diaspora ucraina.
Che cos’è il Sinodo dei Vescovi della CGCU?
Il Sinodo dei Vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina, insieme al Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, costituisce l’autorità suprema della Chiesa greco-cattolica ucraina (CGCU). Esso rappresenta l’unità e la comunione di questa Chiesa.
Le competenze del Sinodo dei Vescovi della CGCU includono:
- curare il servizio pastorale e l’attività missionaria di tutta la CGCU;
- emanare leggi per la CGCU;
- essere coinvolto nella gestione della CGCU fornendo consigli o approvazioni secondo le norme del diritto generale;
- amministrare la giustizia, essendo il tribunale supremo della Chiesa;
- eleggere il Сapo e Padre della Chiesa;
- eleggere i vescovi e candidati agli uffici;
- accettare la rinuncia alla nomina del Padre e Capo della Chiesa.
Come si svolge il Sinodo?
Il Sinodo si riunisce solitamente una volta all’anno e dura circa dieci giorni. Il luogo dell’assemblea viene deciso nella sessione sinodale precedente. Tutti i vescovi in carica della CGCU vi partecipano con diritto di voto deliberativo. All’assemblea sono inoltre invitati vescovi emeriti, esperti e rappresentanti di altre Chiese di diritto proprio con voto consultivo.
Il Sinodo inizia con una preghiera allo Spirito Santo, il giuramento solenne dei partecipanti e la processione con il Vangelo nella sala delle sedute. Ogni giorno si svolgono da due a quattro sessioni in cui vengono presentate relazioni, si discutono i temi all’ordine del giorno e si lavora in piccoli gruppi. Le decisioni vengono prese a maggioranza; in caso di parità, il voto decisivo spetta al Capo della Chiesa. Dopo la firma dei documenti, il Sinodo si chiude con la pubblicazione del comunicato ai fedeli.
Una dimensione fondamentale del Sinodo è la spiritualità. Ogni giorno i vescovi celebrano la Divina Liturgia, l’Ora Sesta e i Vespri. È previsto anche un giorno di ritiro spirituale — tempo dedicato alla preghiera personale, alla riflessione e alla formazione interiore.
Geografia e significato
Attualmente la CGCU conta oltre 50 vescovi, che rappresentano eparchie ed esarcati in Ucraina, Europa Occidentale, Nord e Sud America e Australia. L’incontro annuale del Sinodo è un’occasione per sincronizzare la vita spirituale di una grande comunità mondiale, che vive in culture e contesti differenti ma mantiene una fede viva, con la sua tradizione e spiritualità nella comunione con la Sede Apostolica Romana.
Tema attuale: pastorale della famiglia in tempo di guerra
La sessione del Sinodo del 2025, che si terrà a Roma presso il Pontificio collegio ucraino di San Giosafat, sarà dedicata alla pastorale della famiglia ucraina nel contesto di guerra. Al centro dell’attenzione: le anime ferite, le perdite, la migrazione, le famiglie separate e il ruolo della Chiesa come madre e rifugio spirituale per il popolo in tempo disofferenza.
La CGCU vuole essere la voce del popolo che soffre, ma non perde la fede. «Vogliamo parlare a Roma, al Vaticano e al mondo del nostro dolore, delle nostre sofferenze, ma anche dell’eroismo del nostro popolo, del nostro spirito incrollabile, della nostra forza. Vogliamo che il mondo ci ascolti e ci sostenga», ha affermato Sua Beatitudine Sviatoslav durante la Liturgia celebrata nella Cattedrale Patriarcale della Risurrezione di Cristo a Kyiv.
Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina (Roma)