Papa Leone XIV sulla beatificazione del sacerdote Pietro Oros: «Invochiamo la sua intercessione per l’Ucraina»

28 settembre 2025, 17:41 8

Sabato 27 settembre, durante l’udienza generale giubilare, il Santo Padre Leone XIV ha ricordato la beatificazione del sacerdote martire Pietro Paolo Oros dell’Eparchia di Mukachevo, che si è svolta quel giorno nel villaggio di Bilky, in Transcarpazia.

Papa Leone XIV sulla beatificazione del sacerdote Pietro Oros: «Invochiamo la sua intercessione per l’Ucraina»
Foto: Vatican Media

Lo riferisce Vatican News.

Rivolgendosi ai pellegrini e ai fedeli, il Santo Padre ha detto: «Oggi, a Bilki nell’Ucraina, viene beatificato il sacerdote Pietro Paolo Oros, dell’Eparchia di Mukachevo, ucciso nel 1953 in odio alla fede. Quando la Chiesa greco-cattolica fu messa fuori legge, egli rimase fedele al Successore di Pietro e continuò con coraggio a svolgere clandestinamente il ministero, consapevole dei rischi. Invochiamo l’intercessione di questo nuovo Beato, affinché ottenga per il caro popolo ucraino di perseverare con fortezza nella fede e nella speranza, nonostante il dramma della guerra.

Papa Leone XIV ha esortato i fedeli a unirsi nella preghiera affinché il nuovo Beato diventi il patrono celeste del popolo ucraino e un esempio di fedeltà a Cristo nei momenti più difficili.

Legenda

Pietro Oros nacque il 14 luglio 1917 nel villaggio di Bir, in Ungheria, in una famiglia della Transcarpazia (Ucraina), territorio in cui era stato inviato a svolgere il proprio ministero il padre, Ivan, sacerdote greco-cattolico. All’età di nove anni, rimase orfano di madre e fu accolto dalla famiglia di un altro sacerdote greco-cattolico in Ucraina. Nel 1942 fu ordinato presbitero della diocesi di Mukachevo. Svolse il suo ministero in un periodo in cui il potere sovietico cercava di sopprimere la Chiesa greco-cattolica. Dopo il 1949 quando fu proibito lo svolgimento delle attività pastorali e tutti i luoghi di culto di tale rito furono chiusi, agì nella clandestinità. Il 27 agosto 1953 fu ucciso da un agente dei servizi segreti nel villaggio di Zarichchia, davanti ai suoi fedeli. Il 5 agosto 2022 Papa Francesco ha firmato il decreto di riconoscimento del martirio del sacerdote.

Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina (Roma)

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