Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina

15 maggio 2025, 17:10 105

In una delle prime udienze private del suo pontificato, il neoeletto Papa Leone XIV ha ricevuto Sua Beatitudine Sviatoslav, Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina. L’incontro si è svolto il 15 maggio presso la Biblioteca del Palazzo Apostolico. Il Santo Padre ha espresso la sua vicinanza al Popolo ucraino assicurando il suo sostegno. Sua Beatitudine Sviatoslav ha invitato il papa a compiere una visita apostolica in Ucraina

Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina

All’inizio dell’incontro, Sua Beatitudine Sviatoslav ha rivolto a Papa Leone XIV le sue felicitazioni per la sua elezione al ministero petrino e lo ha ringraziato per i primi gesti e le parole di sostegno per l’Ucraina. «Il Popolo ucraino già La considera il papa della pace. La scorsa domenica abbiamo ascoltato le Sue parole su come il dolore del Popolo ucraino sia nel Suo cuore. Il Suo appello per una pace autentica, giusta e duratura è particolarmente attuale in questo momento, mentre la Sua attenzione per i prigionieri di guerra e i bambini deportati manifesta la Sua premura paterna alla vittime primarie della guerra in Ucraina».

Il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina ha condiviso con il Santo Padre quanto i suoi appelli per porre fine alla guerra siano estremamente importanti per il Popolo ucraino. «Sono un vero balsamo spirituale per l’anima ferita del Popolo ucraino, che mantengono presente il nostro popolo nella memoria della comunità internazionale e ci restituiscono un nome, che cercano di toglierci, negando il nostro diritto all’esistenza».


Raccontando a Papa Leone XIV il ministero pastorale della Chiesa greco-cattolica ucraina in tempo di guerra, Sua Beatitudine Sviatoslav ha sottolineato come «il nostro compito fondamentale è stare accanto al nostro popolo e annunciare il Vangelo della speranza. Come pastori abbiamo imparato una nuova forma di ministero — la pastorale del lutto. A volte, non riusciamo a trovare le parole di conforto per la mamma che ha perso il proprio bambino, ma possiamo e dobbiamo starle vicino».

Il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina ha rivolto a Sua Santità l’invito a compiere una visita apostolica in Ucraina. «Quando venne a trovarci il Santo Papa Giovanni Paolo II, gli ucraini credettero che il comunismo non sarebbe tornato mai più sulla nostra terra. Oggi crediamo che la visita del Papa potrà contribuire a fermare la guerra in Ucraina». «È chiaro che, i tempi e l’occasione li deciderà il Signore, tuttavia ritengo un mio dovere trasmetterLe l’invito di milioni di ucraini, che La stanno aspettando», ha affermato Sua Beatitudine Sviatoslav.

Il Santo Padre Leone XIV ha assicurato il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina: «Io sono con il Popolo ucraino. La Santa Sede continua e continuerà a sostenere ogni iniziativa e creare le condizioni necessari per il dialogo e accompagnerà il Popolo ucraino in questo terribile tempo della storia».

Il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina ha consegnato al Santo Padre la lista dei prigionieri di guerra e gli ha raccontato della collaborazione con Papa Francesco per la liberazione dei prigionieri appartenenti a varie categorie, chiedendo di continuare tale opera: «Ogni volta che visito le nostre parrocchie e eparchie in diverse regioni dell’Ucraina, incontro le famiglie dei prigionieri di guerra e dei dispersi, che mi consegnano i nomi dei loro cari, chiedendomi di portarli personalmente al Papa». Sua Beatitudine Sviatoslav ha sottolineato che la Santa Sede sta facendo molto per favorire la liberazione dei prigionieri. «Abbiamo testimonianze secondo cui, quando la parte russa riceve tali liste dal Vaticano, il trattamento verso tali prigionieri migliora».

Al termine dell’udienza, il Primate della Chiesa greco-cattolica ucraina ha donato al Papa un quadro simbolico che rappresenta il dolore del Popolo ucraino. L’autore del quadro è l’artista Bohdan Pylypiv, padre del soldato ucraino caduto Andriy. Sua Beatitudine Sviatoslav ha illustrato al Papa il significato dell’opera: «Il quadro si intitola ”Requiem”. L’embrione avvolto nella molla di un orologio rappresenta i bambini mai nati a causa della guerra. Il meccanismo dell’orologio segna istanti infiniti della perdita, fiumi di sangue che portano via ciò che è di più prezioso — la vita umana. La lancetta a forma di un gladio romano — è simbolo del tempo di guerra, un tempo oscuro che incombe sull’Ucraina e sul mondo».

Sua Beatitudine Sviatoslav, inoltre, ha invitato Papa Leone XIV a incontrare i pellegrini ucraini che si recheranno a Roma il 28 giugno in occasione del Giubileo della Chiesa greco-cattolica ucraina. Il Primate ha spiegato che il pellegrinaggio sarà accompagnato dai vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina provenienti da tutto il mondo e che «questo pellegrinaggio sarà un’occasione unica di preghiera per la pace in Ucraina sulla tomba del Principe degli Apostoli, San Pietro».

Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina a Roma
Foto e video: Vatican Media

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