Nell’Esarcato di Donetsk é stata consacrata una nuova chiesa
Domenica 21 settembre, il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav, ha presieduto la Divina Liturgia in occasione della consacrazione della nuova chiesa della Trasfigurazione del Signore nella città di Kamyanske, nella regione di Dnipropetrovsk. La costruzione della chiesa è durata oltre 20 anni.

Prima della consacrazione, è stata letta la pergamena con l’atto di intitolazione della chiesa ed è stata posta una capsula commemorativa nella parete laterale. Successivamente, Sua Beatitudine Sviatoslav ha officiato il Rito di consacrazione dell’altare.
Insieme al Capo della Chiesa, hanno pregato vescovi e sacerdoti degli esarcati di Donetsk e Kharkiv, nonché delle arcieparchie di Kyiv e Leopoli. La Liturgia è stata accompagnata dal canto del coro «Stritennia» dell’Università Cattolica Ucraina.
A condividere nella preghiera la gioia della celebrazione sono giunti i fedeli dell’Esarcato di Donetsk, tra cui: i giovani, la comunità «Le madri in preghiera» e le famiglie dei soldati caduti. A dare il benvenuto alla comunità erano presenti anche rappresentanti delle autorità locali, della Chiesa cattolica romana e della Chiesa Ortodossa dell’Ucraina.
Il nostro Esarcato di Donetsk è probabilmente quello che ha sofferto di più in questa guerra: oltre la metà delle nostre parrocchie e chiese, che si trovano sui territori occupati, sono state di fatto distrutte. Lì, la vita religiosa è proibita», ha raccontato Sua Beatitudine a Sviatoslav, commentando questo evento, nel suo consueto videomessaggio settimanale per la 188ª settimana dall’inizio della guerra su vasta scala.
Il Capo della Chiesa ha proseguito: «Ma sulla terra libera la vita fiorisce. La nostra Chiesa si rallegra della benedizione di Dio e di uno sviluppo senza precedenti. Oggi abbiamo consacrato una nuova chiesa a Kamyanske, nella regione di Dnipropetrovsk.
Il Primate ha ricordato che la comunità locale in questa città è nata oltre trent’anni fa grazie a sei greco-cattolici perseguitati che, in seguito all’esilio, non poterono fare ritorno a casa nell’Ucraina occidentale.
«Quante sofferenze e quanta arbitrarietà burocratica hanno dovuto affrontare per ottenere il terreno e avere il diritto di esistere! Ed ecco, oggi, vediamo il frutto della loro fede e della loro resilienza», ha sottolineato.
Sua Beatitudine Sviatoslav ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla costruzione della chiesa, tra cui il parroco Rev. D. Ihor Pihulych, il vescovo emerito S. E. Stepan Menok, e al nuovo esarca dell’esarcato di Donetsk, S. E. Maksym Ryabukha.
«Qui, a Kamyanske, il popolo di Dio serve il Signore e salva vite umane. Siamo grati a ciascuno che, con il proprio lavoro e sacrificio, ha contribuito alla costruzione e alla nascita di questo santuario», ha affermato il Capo della Chiesa.
La consacrazione della chiesa è stata definita da Sua Beatitudine Sviatoslav un segno della speranza e di sostegno per le persone che vivono nella regione vicina al fronte: «Le chiese non vengono costruite soltanto per il presente; ma vengono costruite soprattutto per il futuro. Sono luoghi, dove i giovani e i bambini si riuniscono, cercano Dio e Lo incontrano».
Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina (Roma)