«Nella Sua Ascensione, Cristo si fa ancora più vicino a ciascuno di noi» — Sua Beatitudine Sviatoslav

29 maggio 2025, 22:30 6

Giovedì 29 maggio, la Chiesa greco-cattolica ucraina, secondo la sua tradizione liturgica bizantina, celebra una delle più grandi festività cristiane — l’Ascensione del Signore. In questa occasione, nella Cattedrale Patriarcale della Risurrezione di Cristo a Kyiv, si è svolta la Divina Liturgia, presieduta dal Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav

«Nella Sua Ascensione, Cristo si fa ancora più vicino a ciascuno di noi» — Sua Beatitudine Sviatoslav

Nella sua omelia, rivolgendosi ai fedeli, il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina ha sottolineato che l’Ascensione — non indica soltanto la conclusione del ministero terreno di Cristo, ma anche l’inizio di un nuovo modo della Sua presenza tra i discepoli: «Oggi celebriamo un evento che è fonte di gioia per ogni cristiano che crede nella Risurrezione e attende la discesa dello Spirito Santo».

Spiegando il significato del passo evangelico, il Primate della Chiesa greco-cattolica ucraina ha osservato che a volte percepiamo il «cielo» come il cosmo fisico o un’idea astratta platonica. In realtà, si tratta di una dimensione diversa dell’esistenza — la vita divina, al di là dello spazio e del tempo.

«L’Ascensione al cielo del nostro Signore Gesù Cristo e il Suo sedersi alla destra di Dio — è un ritorno alla gloria celeste, alla gloria del Padre, da dove Egli è venuto, fattosi uomo, vivendo in mezzo a noi», — ha aggiunto il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina.

«Cristo ascende al Padre non come spirito, ma con il Suo corpo umano glorificato, — ha sottolineato Sua Beatitudine Sviatoslav. — Egli introduce la natura umana nella gloria di Dio. Da ora in poi, l’uomo in Gesù Cristo si trova nel Regno celeste. Questo è il mistero dell’Ascensione, che si può chiamare una ”separazione inseparabile”».

Allo stesso tempo, come ha evidenziato il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, attraverso la Sua Ascensione Cristo non si allontana dall’uomo, ma al contrario — si fa ancora più vicino: «Ascendendo nella gloria, Egli non abbandona i Suoi discepoli, ma viene a ciascuno di noi. Bussa al cuore di ogni persona e mantiene la promessa: ”Se uno mi ama, osserverà la mia parola… e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui” (Gv 14, 23)».

Sua Beatitudine ha anche ricordato che da oggi inizia un periodo speciale, quello della Pentecoste — un tempo di attesa dello Spirito Santo, che è il legame vivo che lega ogni credente con il nostro Cristo risorto. «Il Signore bussa ai nostri cuori ogni giorno e ci guida per mano lungo la strada della nostra vita terrena, per condurci là, dove oggi Egli si dirige, ha sottolineato Sua Beatitudine Sviatoslav.

Ha invitato a pregare per tutti quelli che si sentono soli o hanno perso la fede a causa del tempo difficile della guerra e delle tragedie vissute, ma anche per i nostri fratelli e le nostre sorelle che si trovano in prigionia russa.

Inoltre, il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina ha invitato a partecipare alla Decade Missionaria — un periodo di dieci giorni di preghiera «per tutti coloro che predicano il Vangelo di Cristo all’uomo contemporaneo, spesso spaventato e turbato, che cerca Dio».

«Preghiamo per chi ancora non ha incontrato Dio vivente — il nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. In questa festa Gesù ordina agli apostoli di non lasciare Gerusalemme, ma, ricevuto lo Spirito Santo, di andare in tutto il mondo e fare discenti tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Signore, Figlio e dello Spirito Santo», ha rimarcato il Primate.

Sua Beatitudine Sviatoslav ha invitato ogni cristiano a condividere la propria fede con gli altri: «Vi propongo oggi di prendere una decisione personale — quest’anno, ognuno di voi condurrà almeno una persona al Sacramento del Battesimo».

«Non appena lo faremo, sentirete nel vostro cuore la gioia dell’apostolo. Proprio a questo dedicheremo le nostre preghiere durante questi dieci giorni, lavoreremo per questo e saremo veri cristiani — luce per il mondo, portatori del nostro Salvatore, che oggi ascende al cielo, ma rimane con noi fino alla fine dei secoli», ha concluso il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina.

Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina (Roma)



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