La voce della fede, della verità e della speranza: citazioni attuali di Sua Beatitudine Sviatoslav nel giorno del suo 55 ° compleanno

La voce della fede, della verità e della speranza: citazioni attuali di Sua Beatitudine Sviatoslav nel giorno del suo 55 ° compleanno

5 maggio 2025, 20:49 4

In occasione del 55 º compleanno del Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav, proponiamo una raccolta delle sue citazioni che parlano al cuore della Chiesa e del popolo. In queste riflessioni risuonano la voce della fede in tempo di guerra, la verità che libera e la speranza che guida verso il futuro

Su Dio e la fede

«Dov’è Dio quando c’è la guerra? Dov’è Dio quando ci uccidono? Dio è con noi! È di nuovo crocifisso nel corpo dell’Ucraina da chi ci spara addosso, viene nuovamente condannato a morte da quei leader religiosi che giustificano la guerra. Viene di nuovo sepolto da chi getta nelle fosse comuni gli abitanti di Mariupol, Izium e di altre città e villaggi dell’Ucraina».

(15 marzo 2022, maratona informativa nazionale)

«Immaginate come crolla il mondo a un rifugiato di guerra, che è costretto ad abbandonare tutto, tutta la sua storia fino al presente, a prendere per mano il proprio bambino e a lanciarsi nell’ignoto… La Parola di Dio ci dice che c’è qualcosa che nessuno può distruggere, qualcosa che resta sempre stabile e immutabile, anche quando crollano le fondamenta della vita umana. Questa roccaforte salda è il trono di Dio e il Signore che vi siede. Solo Lui può dare tutto ciò di cui l’uomo ha bisogno per avere un sostegno».

(16 marzo 2022, Moleben in tempo di guerra)

«Un popolo che crede in Dio e accoglie la Sua forza attraverso il Sacramento della Confessione è un popolo invincibile».

(16 luglio 2023, omelia a Zarvanytsia)

«Toccare Dio, o meglio, permettere a Lui di toccarci è possibile solo se c’è la fede».

(Omelia nella 24-esima domenica dopo la Discesa dello Spirito Santo)

Sull’Ucraina e sul suo popolo

«L’Ucraina resiste — e resisterà. L’Ucraina combatte — e vincerà. L’Ucraina prega — e riceverà ciò che chiede dal Signore».

(21 dicembre 2023, trasmissione «Vidkryta Tserkva»)

«Noi combattiamo. E la nostra lotta non dura da due anni, nemmeno da dieci. La nostra è una lotta contro il colonizzatore venuto da Mosca, che va avanti da secoli».

(21 dicembre 2023, trasmissione «Vidkryta Tserkva»)

«Noi preghiamo. E il modo in cui gli ucraini si comportano e professano la propria fede cristiana durante la guerra è motivo di stupore per il mondo intero».

(21 dicembre 2023, trasmissione «Vidkryta Tserkva»)

«L’Ucraina è ferita, ma non spezzata! L’Ucraina è stanca, ma resta in piedi e continuerà a resistere! Credetemi, a nessuno viene in mente di arrendersi, nemmeno là dove oggi infuriano le ostilità — ascoltate la nostra gente a Kherson, Zaporizhzhia, Odesa, Kharkiv, Sumy!»

(9 marzo 2024, New York)

«Nulla è più falso dell’affermazione che l’Ucraina non vuole la pace. Nessuno desidera la pace più degli ucraini!»

(Settembre 2023, intervento a Berlino)

«Il volto raggiante della donna ucraina è un’icona della speranza del nostro popolo e della nostra terra. Una donna spesso ferita, che fa da scudo ai suoi figli contro le armi mortali russe. Una donna che vive nell’esilio, affrontando il cammino della sfollata o dell’emigrata. Una donna che porta nel cuore il trauma più profondo della guerra, ma al tempo stesso è un mistero di resilienza e forza — ogni giorno si rialza, va avanti, guidando per mano i suoi figli… La sua forza è incredibile».

(4 maggio 2025, omelia nella Domenica delle Mirofore a Firenze)

Sulla pace e la speranza

«La pace è possibile e Cristo desidera donarla a chi lo cerca. Preghiamo affinché i cuori dei leader mondiali si aprano a questa pace».

(27 aprile 2025, omelia nella Domenica di Tommaso)

«In Cristo risorto si rivela il valore e il senso di ogni sacrificio umano».

(Messaggio pasquale 2024)

«Non abbattetevi, non cedetealla disperazione, abbiate fede in Dio, che rialza! E vi rialzerete, vincerete, raggiungerete la meta».

(25 maggio 2023, omelia a Breslavia)

»Oggi, in Ucraina, la speranza ha numerosi volti illuminati. La speranza risplende sui volti dei difensori dell’Ucraina, che ormai per l’undicesimo anno consecutivo stanno dimostrando che l’invasore russo, numericamente più grande, può e deve essere fermato. La speranza risplende sui volti dei medici e dei soccorritori, che dopo ogni attacco missilistico instancabilmente salvano le vite degli anziani, degli adulti e dei bambini. La speranza illumina i volti di genitori, educatori e insegnanti che, in mezzo agli orrori della guerra e spesso a costo della propria vita, educano con amore i bambini insegnando loro la fede in Dio e tutto ciò che è buono, giusto ed eterno. La speranza risplende sui volti dei giovani ucraini sulle cui spalle, come un’enorme croce, è caduto il peso della tragedia della guerra e che, nonostante tutto, non smettono di amare e sognare, di formare famiglie e far nascere bambini, di scalare le vette della conoscenza e di sacrificare per la libertà della Patria ciò che è più prezioso, persino la propria vita e la salute».

(Messaggio pasquale 2025)

«La speranza non è assenza di dolore. È fiducia che il dolore non avrà l’ultima parola. È la certezza che dopo il Venerdì Santo arriva la Pasqua. E noi, popolo che percorre il proprio Calvario, siamo già un popolo della risurrezione».

(20 aprile 2025, rubrica per «Ukrainska Pravda»)

«Quest’anno, in cui tutta la Chiesa celebra il Giubileo del 2025, Papa Francesco ci invita a essere pellegrini di speranza. L’Ucraina è già in pellegrinaggio, portando una speranza che non può essere distrutta dai missili. Una speranza temprata nel crogiolo del dolore. Una speranza che non si vergogna delle lacrime, ma non si arrende alla disperazione. Una speranza di cui il mondo ha bisogno… Non chiediamo più solo la solidarietà, diventiamo noi stessi fonte di speranza per gli altri. Per questo, non tacciamo la verità su ciò che accade. Non nascondiamo la nostra fede. Non vergogniamoci di quella speranza che non umilia».

(20 aprile 2025, rubrica per «Ukrinform»)

Sulla libertà

«Oggi l’Ucraina può e deve offrire al mondo la speranza che la libertà non è un miraggio. La speranza che la libertà — non è un miraggio, Freedom is not free (”La libertà non è gratuita”), che la libertà — non è gratuita, ma è qualcosa per cui vale la pena dare anche la propria vita».

(15 aprile 2025, apertura della Scuola ucraina di management a Kyiv)

«La nostra coscienza si è formata nei secoli nella libertà e nella sua consapevolezza, nella dignità. È per questo che soffriamo e lottiamo ancora oggi».

(Novembre 2023, messaggio per la Giornata della Libertà e della Dignità)

«Essere liberi significa, prima di tutto, essere aperti a fare il bene. Solo persone libere possono costruire uno Stato libero, una Patria libera. Lottiamo per la libertà da ogni male!»

(24 agosto 2023, messaggio per la Giornata dell’Indipendenza)

Dipartimento dell’informazione della Chiesa greco-cattolica ucraina

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