Il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina nella 182 ª settimana di guerra: Speriamo che in tutti i negoziati il mondo sostenga realmente l’Ucraina
Il popolo ucraino chiede al Signore e ai leader mondiali una pace giusta: che onori le sofferenze delle vittime e che imponga all’aggressore di pagare per tutte le conseguenze di questa tragedia. Non è possibile mettere sullo stesso piano il criminale e la sua vittima. È quanto ha affermato il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav, nel suo consueto videomessaggio per la 182 ª settimana della guerra su vasta scala della Russia contro l’Ucraina.

Nel suo messaggio settimanale, Sua Beatitudine Sviatoslav ha sottolineato che, nonostante il calo di attenzione dei media mondiali, ogni giorno l’Ucraina «protegge con il proprio petto la pace dell’Europa e del mondo». Ha ricordato tutti coloro che in questa settimana hanno sacrificato la propria vita per la Patria e ha ringraziato le Forze Armate dell’Ucraina per la loro lotta eroica.
«Speriamo che in tutti questi negoziati il mondo sostenga realmente l’Ucraina. Insieme faremo tutto ciò che è in nostro potere per fermare la mano omicida dell’esercito russo, che purtroppo ci nega il diritto all’esistenza e non riconosce la soggettività dell’Ucraina», ha sottolineato il Primate.
Sua Beatitudine Sviatoslav ha anche condiviso le sue impressioni sulla visita alla città di Sheptytskyi, nella regione di Leopoli, in occasione della festa della Trasfigurazione del Signore. Insieme alla comunità, ha benedetto il Viale degli Eroi, dove si sono riunite le famiglie dei soldati caduti.
«Possiamo stare insieme, pregare per l’eterno riposo dei nostri eroi, onorare e ringraziare le madri, le mogli e i figli dei caduti, sostenendoci a vicenda e continuando a vivere insieme», ha evidenziato il Capo della Chiesa greco-cattolica ucraina. «Solo così riusciremo non solo a sopravvivere alla ferita della guerra, ma anche a trasformare questo dolore in azione: un’azione di misericordia e amore».
Sua Beatitudine Sviatosalv ha inoltre ricordato il pellegrinaggio degli operatori medici alla Cattedrale Patriarcale a Kyiv, che si è svolto il 10 agosto. Ha definito medici e paramedici «guaritori feriti», che «portano su di sé le ferite della guerra, ma allo stesso tempo curano le ferite degli altri». Il Primate ha sottolineato l’importanza della cura spirituale per gli operatori medici e dello sviluppo della cappellania medica.
Sua Beatitudine Sviatoslav ha anche annunciato la celebrazione del 30 ° anniversario della ricostruzione della Metropolia di Kyiv e del 20 ° anniversario del ritorno della sede del Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina nella capitale, che si terrà il 17 agosto nella Cattedrale Patriarcale.