Il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina ha tenuto un webinar per l’associazione «Alleanza Cattolica»
«Ucraina. Il martirio di un popolo», — è il titolo del webinar rivolto ai membri dell’associazione «Alleanza cattolica», svoltosi il 12 maggio. La guerra in Ucraina, le sue premesse storiche, l’ideologia imperialista del «russkij mir» e il ministero della Chiesa greco-cattolica ucraina in tempo di guerra sono stati i principali temi di discussione nell’incontro online

L’incontro è stato aperto da Matteo Matzuzzi, caporedattore del quotidiano italiano Il Foglio, che ha presentato Sua Beatitudine Sviatoslav e i principali relatori del webinar. Marco Invernizzi, reggente nazionale di «Alleanza Cattolica» ha illustrato al Primate della Chiesa greco-cattolica ucraina le attività dell’associazione, sottolineando la particolare importanza della voce della Chiesa greco-cattolica ucraina nel contesto internazionale riguardo agli eventi in Ucraina.
Rispondendo alla domanda di Matzuzzi sul primo appello di Papa Leone XIV per porre fine alla guerra in Ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav ha affermato: «Questo appello ha tre aspetti significativi. In primo luogo, il Papa ha espresso una particolare vicinanza al nostro popolo, definendo gli ucraini un ”popolo amato”. Il secondo aspetto riguarda la definizione stessa di pace, poiché vediamo come nel contesto attuale questo concetto abbia perso il proprio significato. Per Papa Leone, la pace significa verità e giustizia. E l’ultimo aspetto del suo appello è l’attenzione per le persone concrete, le prime vittime di questa guerra — i bambini deportati e i prigionieri».
Un’attenzione particolare è stata dedicata al tema della «militarizzazione della religione» nella guerra della Russia contro l’Ucraina. Il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina ha spiegato come, dopo la caduta del comunismo, la Chiesa in Russia abbia offerto allo Stato una nuova ideologia, un misto di nazionalismo russo e religiosità di stampo stalinista. «Proprio tale ideologia si è fatta strada in Occidente sotto la copertura della difesa dei valori tradizionali, mentre all’interno è stata presentata come il ripristino di una Russia grande e potente. Secondo questa ideologia, il popolo ucraino non esiste». Sua Beatitudine Sviatoslav ha definito l’ideologia del «russkij mir» come imperialista e genocida.
Spiegando la differenza tra patriottismo e nazionalismo, il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina ha dichiarato: «La differenza tra questi concetti è tanto radicale quanto quella tra altruismo ed egoismo. Il nazionalismo — è un egoismo nazionale, che porta alla chiusura nazionale e all’ostilità verso chiunque non appartenga alla mia nazionalità. Oggi, in molti Paesi, assistiamo a varie forme di egoismo nazionale. Il patriottismo, al contrario, — è un altruismo che ci porta oltre i confini del nostro comfort personale. Il patriottismo ucraino non ha un carattere etnico, esso è inclusivo. Oggi la nostra patria è difesa da soldati di diverse nazionalità, che parlano lingue differenti. A loro prestano servizio cappellani di varie religioni e confessioni». La Chiesa greco-cattolica ucraina ha sempre difeso i valori del patriottismo fondato sui principi cristiani dell’amore sacrificale verso il prossimo, ha sottolineato Sua Beatitudine Sviatoslav.
Alla conclusione dell’incontro, il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina ha ringraziato i partecipanti al webinar, che ha visto la partecipazione di circa 200 persone, e ha ribadito il dovere della Chiesa di essere voce della verità nel mondo contemporaneo dominato dalla propaganda e dalle notizie false. «Solo Cristo risorto è la speranza del Popolo ucraino. Egli soffre nel corpo del nostro popolo, ma la luce della Sua resurrezione vincerà ogni oscurità».
Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina (Roma)