Il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina ha espresso il proprio cordoglio per il passaggio all’eternità di Papa Francesco
In una lettera indirizzata a S. Em. Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede, Sua Beatitudine Sviatoslav, il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, ha espresso il suo cordoglio per il passaggio all’eternità di Papa Francesco

«Nel tempo della gioia pasquale, che ci annuncia la vittoria della vita sulla morte, con fede e preghiera accompagniamo il nostro caro Papa Francesco nel suo viaggio verso la casa del Padre celeste», scrive il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina nella lettera indirizzata al Segretario di Stato della Santa Sede.
Sua Beatitudine Sviatoslav ha voluto ricordare il proprio incontro con il Santo Padre in Argentina: «ricordo la mia esperienza personale dell’incontro con lui, quando, da giovane vescovo, mi recai in Argentina per servire i fedeli della nostra Chiesa. Il Cardinale Bergoglio mi accolse come un vero padre e amico, aiutandomi a superare le sfide del ministero pastorale in quella terra che era la sua patria terrena. Egli ricordava con grande gratitudine il vescovo ucraino Stepan Chmil, che gli fece conoscere la nostra Chiesa e gli raccontò del suo cammino da martire, durante le persecuzioni del regime comunista».
«A nome del Sinodo dei Vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina, del clero, dei monaci e dei fedeli, esprimo il mio cordoglio per il passaggio all’eternità di Sua Santità Francesco. Siamo grati al Signore per il dono della sua vita e del suo servizio, per i suoi numerosi sforzi volti a fermare la guerra in Ucraina, i continui appelli per la realizzazione di una pace giusta e la sua vicinanza paterna al Popolo ucraino ”martoriato”, ha affermato Sua Beatitudine Sviatoslav.
Nella lettera, il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina ha voluto sottolineare in particolare modo gli sforzi compiuti dal Pontefice per il ritorno dei prigionieri e bambini ucraini deportati dalla Russia: «сon riconoscenza nella preghiera ricordo la sua disponibilità ad aiutare in varie situazioni difficili, specialmente quando si trattava di prigionieri e bambini deportati. Anche quando i potenti di questo mondo non volevano ascoltare i suoi appelli per la pace, egli andava verso le periferie del vivere odierno degli uomini, rivelando il volto misericordioso e amorevole di Dio».
«Possa il Cristo Risorto aprire le porte del Suo Regno al Servo dei servi di Dio, Papa Francesco, appena trapassato a miglior vita e concedergli il riposo eterno, dove non vi sono più sofferenza, dolore e pianto. Eterna memoria», ha invocato nella preghiera Sua Beatitudine Sviatoslav.
Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina (Roma)