Il Capo della Chiesa greco-cattolica Ucraina a Pasqua: «Noi, cristiani, siamo gli unici ad avere la speranza, perché crediamo che Cristo è veramente risorto»

21 aprile 2025, 16:35 5

Oggi sentiamo che Cristo risorge dentro di noi. Oggi, contro tutte le forze delle tenebre, ci rallegriamo della presenza del Cristo risorto tra noi. Oggi celebrano la Pasqua Sumy, Kryvyj Rih, Zaporizhzhia, Dnipro e la nostra città di Kyiv. Oggi vi vedo qui, nella nostra chiesa, con i volti illuminati. La luce di Cristo risorto oggi risplende sui volti del nostro popolo, e vogliamo dire al mondo intero: Guardateci, guardate a noi ucraini, e crederete che Cristo è veramente risorto. Queste, sono le parole che ha sottolineato Sua Beatitudine Sviatoslav durante la Divina Liturgia pasquale del 20 aprile 2025 nella Cattedrale Patriarcale della Risurrezione di Cristo

Il Capo della Chiesa greco-cattolica Ucraina a Pasqua: «Noi, cristiani, siamo gli unici ad avere la speranza, perché crediamo che Cristo è veramente risorto»

Rivolgendosi ai fedeli con le parole di augurio per la Risurrezione di Cristo, il Primate ha sottolineato: «Se oggi cercate la speranza, guardate i nostri soldati, che giorno e notte, al costo del proprio sangue, in nome dell’amore per la propria Patria, proteggono tutti noi».

Ha incitato: «…guardate il volto delle madri che oggi sono nella nostra chiesa con i loro bambini, e vedrete sui loro volti la luce della speranza, perché in tempi tanto difficili amano i loro figli, li educano e insegnano loro il bene».

«Guardate il volto dei nostri medici e dei soccorritori», — ha aggiunto Sua Beatitudine Sviatoslav, — «di tutti coloro che oggi, giorno e notte, instancabilmente rimuovono le conseguenze dei continui attacchi missilistici e con droni sull’Ucraina, e scorgerete la luce della speranza. Volete vedere la speranza? Guardate i giovani ucraini, che anche sotto il peso tremendo della guerra — che grava soprattutto su di loro — sanno amare, innamorarsi, creare nuove famiglie e generare figli: in questi giovani c’è vita. E quella vita oggi è luce per il popolo».


«Oggi vi invito tutti a essere testimoni di questa speranza, perché solo quando il mondo vedrà sui nostri volti lo splendore del Cristo risorto, allora crederà che l’Ucraina vincerà. Solo allora, quando non solo limiteremo a raccontare al mondo della speranza che viene dall’Ucraina, ma gliela mostreremo, vedrete che tutti i popoli del mondo vorranno schierarsi dalla parte luminosa della storia, non a favore delle tenebre, ma dello splendore della vita e della Risurrezione dell’Ucraina, che mostreremo al mondo attraverso i nostri volti», ha osservato il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina.

Nell’omelia durante la Liturgia pasquale, il Primate ha affermato: «Oggi, dal sepolcro vuoto di Cristo, come dal cuore della terra, da quell’oscurità totale, si diffonde una notizia sconvolgente per il mondo intero — Cristo è risorto dai morti, con la sua morte ha sconfitto la morte. Questa mattina a quel sepolcro si recano le donne mirofore, loro avanzano con tristezza, portano l’unguento per ungere il corpo del defunto. I loro volti sono oscuri, perché in quei giorni hanno vissuto una grande sciagura, vedendo il loro Maestro torturato, disprezzato, crocifisso e morto — avevano perso la speranza».

Successivamente ha aggiunto che «là dove vanno, con il volto scuro di chi ha perso la speranza, trovano la luce, incontrano le tenebre del sepolcro, ma da quel sepolcro splende la luce. E un angelo luminoso dice loro: ”Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui — è risorto”. Questo significa: i vostri volti non devono essere tristi, ricevete la speranza perduta».

«Ieri abbiamo ascoltato che Cristo è morto al posto nostro e per noi. Oggi sentiamo che Egli risorge con noi e dentro di noi. Risorgendo dai morti, è come se Cristo aprisse di nuovo all’uomo l’accesso alla sorgente della vita. E coloro che lì, presso quel sepolcro vuoto, avevano perso la speranza, la ritrovano, incontrano il Salvatore risorto», ha spiegato il Patriarca.

Sua Beatitudine Sviatoslav ha sottolineato che: «diciamo che Egli risorge con noi per prendere ciascuno di noi per mano e tirarci fuori dal sepolcro della nostra personale delusione, della nostra disperazione, e condurci con sé nello splendore della Risurrezione. Per questo diciamo che noi, cristiani, siamo gli unici ad avere la speranza, perché crediamo nella Risurrezione. Crediamo che Cristo è veramente risorto. Ma Cristo risorge anche in noi, perché oggi discende negli angoli più oscuri dei cuori umani, che hanno perso la speranza».

Ha ricordato che «questa settimana terribile è iniziata con il terribile dolore di nuove vittime nella città di Sumy. Abbiamo avuto la sensazione che il calice delle sofferenze dell’Ucraina fosse colmo».

«Nella sofferenza del Venerdì Santo, Cristo ha bevuto questo calice di dolore dell’Ucraina, perché Egli è l’unico che ha preso su di sé la sofferenza dell’intera umanità. E oggi non vuole che questo calice sia vuoto. Lo riempie con la luce della Risurrezione, e perciò oggi siamo così felici di incontrare Cristo, perché Egli ci restituisce le speranze perdute. Egli stesso oggi è la fonte della speranza dell’Ucraina», ha spiegato il predicatore.

Il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina ha rivolto i suoi auguri per la Risurrezione di Cristo «ai nostri fratelli e sorelle che si trovano nei territori occupati e non hanno la possibilità di pregare. Che il Signore Dio illumini anche i loro volti con la luce della speranza cristiana». Sua Beatitudine Sviatoslav ha salutato anche i difensori dell’Ucraina, i giovani, i bambini, tutti coloro che hanno sofferto a causa della guerra, in particolare coloro che hanno perso i propri cari, e anche «tutti gli ucraini che sono lontani dalla loro terra, ma sentono tanta nostalgia per la Patria e fanno tutto il possibile per darci la forza di vincere».

«Vi esorto: siate testimoni della speranza, testimoni viventi della Risurrezione! Che chiunque ascolti dalle vostre labbra le parole ”Cristo è risorto” possa affermare di non aver solo sentito parlare della Risurrezione, ma di averla anche vista con i propri occhi. Perché quella donna, quell’uomo, quel giovane, quel bambino gliel’hanno rivelata la Risurrezione di Cristo sul loro volto, portandola nel proprio cuore», ha affermato il Padre e Capo della Chiesa greco-cattolica ucraina.

Dopo la Divina Liturgia, ha avuto luogo la benedizione delle pietanze pasquali.

Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina (Roma)

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