A Parigi presentata l’edizione francese dei messaggi quotidiani di Sua Beatitudine Sviatoslav

17 dicembre 2025, 18:55 4

Il 16 dicembre, presso il Collège des Bernardins a Parigi (Francia), si è svolta la presentazione ufficiale dell’edizione francese della raccolta dei messaggi quotidiani del Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav, pronunciati durante il primo anno di guerra su vasta scala scatenata dalla Russia contro l’Ucraina. Il libro è stato pubblicato dalla casa editrice Salvator con il titolo «Ucraina. 365 giorni di differenza e speranza. Cronaca quotidiana del primo anno di guerra in Ucraina».

A Parigi presentata l’edizione francese dei messaggi quotidiani di Sua Beatitudine Sviatoslav

Da oltre tre anni e mezzo dell’aggressione russa su vasta scala contro l’Ucraina, il popolo ucraino difende la propria libertà e il diritto al futuro, nonostante le continue violazioni del diritto umanitario internazionale e gli attacchi contro la popolazione civile. Fin dai primi giorni di questa invasione, Sua Beatitudine Sviatoslav, si è rivolto quotidianamente agli ucraini con parole di sostegno spirituale e speranza, aiutando a comprendere le esperienze vissute alla luce della fede cristiana. Proprio questi messaggi quotidiani, pronunciati durante il primo anno di guerra, sono diventati il contenuto alla base di quest’opera.

Durante la presentazione, il priore della comunità ecumenica di Taizé, frére Matthew ha condiviso le proprie riflessioni sul valore spirituale dell’opera. Ha posto particolare attenzione al tema della resilienza, che attraversa ogni pagina del libro.

«Sua Beatitudine ricorda spesso l’importanza della preghiera, senza la quale non è possibile resistere, ricorda ”quel momento in cui il Signore mi prende per mano e mi guida”. É proprio questa resilienza a dare la possibilità di crescere, nonostante le prove, e rivolgere lo sguardo al futuro», — ha osservato frére Matthew.

Ha poi citato le parole del Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina: «Non dobbiamo dimenticare che il modo in cui viviamo e agiamo oggi determinerà quale sarà l’Ucraina dopo la vittoria».

Condividendo una sua esperienza personale, frére Matthew ha ricordato il pellegrinaggio in Ucraina nell’aprile 2024 — a Leopoli, Kyiv, Ternopil, Zarvanytsya, Zhytomyr, nonché Bucha e Iprin — città tragicamente note per i crimini di guerra, omicidi di massa e torture della popolazione civile perpetrate dagli occupanti russi.

«Lì ho visto la resilienza come forma di speranza: uomini e donne in lutto, ma pronti ad agire, giovani e anziani per i quali la preghiera rappresenta una fonte di unità e di forza», ha testimoniato.

A suo avviso, il libro di Sua Beatitudine Sviatoslav non rappresenta soltanto una testimonianza della lotta di un intero popolo, ma anche «una sorta di catechismo della vita cristiana e dei suoi valori, portatore di un messaggio universale». «Tutti noi abbiamo qualcosa da imparare da questo popolo martoriato. La sua resilienza è un faro per ciascuno di noi», ha osservato frére Matthew.

Nel suo intervento introduttivo, Sua Beatitudine Sviatoslav ha condiviso i sentimenti, che lo accompagnavano nel pronunciare i messaggi quotidiani, poi raccolti nel libro.

«Quando sono nate le parole, che oggi sono scritte in questo libro, credetemi, non pensavo certo a Parigi. Si trattava piuttosto di un momento in cui sembrava che tutto il tuo mondo intorno a noi stesse cadendo a pezzi», ha affermato il Primate della Chiesa greco-cattolica ucraina.

Secondo le parole di Sua Beatitudine Sviatoslav, in un tempo in cui l’uomo guarda negli occhi la morte, egli come pastore pensava prima di tutto al suo popolo: «In quel momento abbiamo compreso tutti quanto fosse importante, in tempo di tenebre e smarrimento, sentire la voce della Chiesa. Questa voce restituisce il senso e spinge a continuare a vivere. Allora a Kyiv, ci rivolgevamo ogni giorno al mondo, senza sapere se qualcuno ci stesse invero ascoltando. Ma, come si è dimostrato, la nostra voce da Kyiv veniva ricercata in tutto il mondo».

«Solo più tardi sono venuto a conoscenza che si era formato un gruppo di volontari che ogni giorno traducevano i nostri messaggi da Kyiv in sei lingue. Così abbiamo capito la forza della parola».


Sua Beatitudine ha poi espresso un ringraziamento in particolare alla traduttrice dell’edizione francese, Sig. Ra Segolen Mykolenko, e all’arcivescovo Reims, S. E. Éric de Moulins-Beaufort, autore della prefazione del libro, che durante la visita a Kyiv disse che l’Ucraina offre al mondo «una lezione di spiritualità: come essere cristiani in tempo di guerra».

Parole di ringraziamento sono state rivolte anche allo storico e teologo francese Antoine Arjakovsky, autore della postfazione, e al Patriarca Ecumenico Bartolomeo, autore della prefazione all’edizione polacca del volume, che ha dato il consenso a utilizzarla anche nella versione francese.

«In molti mi hanno detto: ”Questo libro non ha una conclusione”, ha osservato il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina. — Purtroppo, le sofferenze e la speranza dell’Ucraina continuano».

Alla fine del suo intervento, Sua Beatitudine, ha condiviso un episodio accaduto poco prima della presentazione. All’entrata del Collège des Bernardins ha incontrato una donna dall’India — Deepa Joseph, che gli ha regalato il suo libro «L’eco della pace e della giustizia» come testimonianza della sua visita in Ucraina.

«Oggi la voce dell’Ucraina riesce con fatica a raggiungere l’India. Ma sono convinto adesso che riuscirà ad arrivare anche lì, in un paese che ancora acquista petrolio russo», ha osservato il Primate.

Concludendo il suo discorso, il Patriarca ha sottolineato: «L’Ucraina resiste. L’Ucraina combatte. L’Ucraina prega».

La presentazione del libro è stata accompagnata da uno spettacolo musicale-drammatico ispirato al libro: lettura di brani in lingua francese a cura dell’attore canadese Hrihoryy Gladiy; esecuzione di canzoni ucraine con accompagnamento di strumenti a corda e pianoforte delle artiste riconosciute per meriti artistici eccezionali dell’Ucraina, le sorelle Lesya e Halina Telnyuk; accompagnamento strumentale — Oleh Repetsky.

L’evento si è concluso con una sessione di autografi con Sua Beatitudine Sviatoslav.

Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina (Roma)

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