14 agosto — Giornata mondiale di digiuno e preghiera per la pace. Sua Beatitudine Sviatoslav: «Vivete questa giornata in modo profondo»
Il 14 agosto 2025, alla vigilia della solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, i cristiani di tutto il mondo vivranno la Giornata mondiale di digiuno e preghiera per la pace. Il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sua Beatitudine Sviatoslav, ha invitato i fedeli a partecipare a questa iniziativa spirituale internazionale.

«Questa settimana si conclude il il digiuno dell’Assunzione di Maria. Il 14 agosto tutto il mondo vivrà la Giornata mondiale di digiuno e preghiera per la pace nel mondoі», ha dichiarato Sua Beatitudine Sviatoslav alla conclusione della Liturgia celebrata nella Cattedrale Patriarcale della Resurrezione di Cristo, domenica 10 agosto.
Il Capo della Chiesa greco-cattolica ucraina ha ricordato che il 15 agosto, dopo la giornata mondiale di digiuno e preghiera, è previsto l’incontro dei presidenti in Alaska, durante il quale le parti discuteranno della fine della guerra.
«Invito tutti voi, fedeli della nostra Chiesa, e tutte le persone di buona volontà di vivere l’ultimo giorno della Dormizione di Maria, il giorno di digiuno e di preghiera per la pace, in modo profondo e consapevole», ha esortato il Primate.
«Abbiamo fede che Dio ascolterà coloro che digiunano, pregano e lavorano, e sarà insieme a noi, ci aiuterà a sopravvivere e a porre fine in modo vittorioso a questa guerra ingiusta», ha affermato Sua Beatitudine Sviatoslav.
La Giornata mondiale di digiuno e preghiera per la pace è stata indetta su iniziativa dell’Unione internazionale delle superiore generali (UISG) alla vigilia della solennità dell’Assunzione di Maria. In questa giornata, le preghiere saranno rivolte in particolare a quei Paesi e a quelle regioni dove sono in corso guerre e crisi umanitarie, tra cui: Gaza, Sudan, Ucraina, Haiti, Repubblica democratica del Congo, Siria e Myanmar. Per maggiori informazioni sull’iniziativa, leggi qui.
Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina (Roma)